LUPIN, BORGO SANTA MARIA: MANGIARE BERE IN BUONA COMPAGNIA

“Mangiare bere in buona compagnia”. Eccola, la filosofia del “Lupin” pub di Borgo Santa Maria, a pochi km da Pesaro. Basterebbe, a spiegare perché lo annoveriamo tra i locali che amiamo di più; basterebbe, a spiegare il perché ci renda così orgogliosi la loro scelta di proporre i nostri stili di birra 61cento. Ma c’è altro.

Lupin è anche la storia di un lavoro nato da un dopolavoro, di un circolo di meno di 60mq sempre pieno, di un bancone costruito a 4 mani, di una squadra di calcetto, di un motor meeting scritto all’inglese ma che più “Terra di piloti e di motori” non si può, e parliamo proprio di Pesaro e dintorni. E’ anche e soprattutto una storia di amicizia.

Ne parliamo con Andrea e Filippo, amici, fondatori, soci, baristi (qui si beve molto bene ma la parola mixologist fa partire immediata la risata), organizzatori di eventi, appassionati dell’antica arte dello stare dietro ad un bancone e di capire quando è il momento di ascoltare, di parlare, di sorridere, di mandarti a quel paese, o più semplicemente di versarne un’altra.

Siamo seduti comodi su uno dei divani (comodissimi) del Lupin: come ci siete arrivati fin qui?

“Ci conosciamo da qualcosa tipo 23 anni, siamo entrambi di Borgo Santa Maria, paese nei pressi di Pesaro, per chi non fosse della zona. Stessa compagnia, da sempre; amici, da sempre. Nel 2012 avevamo due lavori differenti e un’idea in comune: aprire un circolo. Un luogo in cui stare a bere, mangiare, ascoltare musica e chiacchierare con amici e amiche come se fossimo a casa nostra. Nacque il Lupin, circolo di Borgo Santa Maria, 60 metri quadrati calpestabili che tra bancone, servizi, accessori, diventava di 30. E’ lì che nasce la nostra esperienza dietro al bancone, lì che abbiamo capito cosa significhi “gestire” qualcosa di questo tipo, lì che il nostro numero medio di ore di sonno notturne ha subito un primo tracollo, lì che siamo realmente entrati in contatto con il mondo delle birre artigianali, dei distillati, del cibo. Grandi risate, grandi momenti, grande palestra. Non sembrava nemmeno di lavorare, e infatti avevamo anche un lavoro vero. E’ andata avanti tre anni, finché ci siamo resi conto che forse era il caso di farne un lavoro, di pensare un po’ più in grande.

Qual è il lascito principale di quel periodo?

“Innanzitutto una mole di sonno arretrato che non recupereremo mai… A parte quello, abbiamo cominciato a comprendere la relazione tra chi sta davanti al bancone e chi sta dietro, ovvero noi. Quella del barista psicologo o confessore non è una leggenda: uno degli ingredienti più importanti di questo lavoro è cercare di sviluppare la sensibilità di capire se chi hai di fronte ha voglia di farsi ascoltare o ha voglia di ascoltare a sua volta, se ha voglia di ridere, o se più semplicemente vuole godersi il lusso di bersi la sua birra in silenzio, sentendosi completamente a suo agio. Dargli quello di cui ha bisogno, facendolo stare bene, senza farlo mai sentire a disagio. Ecco la parte migliore e più difficile da imparare.”

Com’è nato il Lupin di adesso?

“Dopo aver chiuso il circolo e aver chiuso con il nostro precedente lavoro abbiamo deciso di rimanere in zona per non perdere la clientela più affezionata, per non interrompere il legame con la nostra Borgo Santa Maria, per rimanere vicino a casa. Abbiamo trovato lo spazio a novembre 2014 e ad aprile 2015 abbiamo cominciato letteralmente a costruire il nuovo Lupin con le nostre mani. Bancone, tavoli, la finta cabina telefonica all’inglese… abbiamo costruito tutto noi. Il resto lo abbiamo trovato girovagando tra magazzini di mobili vintage e di design, che abbiamo recuperato, restaurato, adattato al nostro gusto e alle nostre esigenze. Abbiamo aperto il 29 luglio 2015 e ancora oggi vediamo il locale in costante evoluzione, sempre pronto ad accogliere piccole migliorie. Soprattutto deve rappresentarci al 100%, perché è casa nostra.“

Qual è il cliente tipo del Lupin?

“Non esiste un cliente tipo, per fortuna. Da noi si può trovare un gruppo di studenti universitari fuori sede in vena di goliardia, il trentenne che ha voglia di birra e hamburger in solitudine, il gruppo di amiche che escono per chiacchierare di fronte ad un Moscow Mule, fino a persone con qualche anno in più che magari cercano un distillato di nicchia. Siamo molto felici di questo. Riuscire ad essere “casa” per tanti persone differenti che qui stanno bene.”

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Cosa si beve al Lupin?

Birre e distillati con una “storia” dietro e che ci piacciono, chiaramente di prima qualità, sempre a rotazione. Anche la nostra proposta è a nostra immagine e somiglianza, e non siamo nati né barman né manager. Perciò al di là del prezzo, o della “fama” di un prodotto, se ci invitano ad acquistare qualcosa che non ci piace, è molto difficile che ci riescano. Non abbiamo preclusioni o pregiudizi, ma più semplicemente perché ci sentiamo più sereni a proporre cose che innanzitutto piacciano a noi: scegliamo con il palato. Ancora meglio, come dicevamo prima, se hanno una storia dietro: una storia che può nascere dal luogo di produzione, dal metodo di produzione o dalla loro filosofia… Amiamo conoscere e condividere le informazioni su quello che proponiamo, è cultura anche quella.

Cosa si mangia al Lupin?

Baguette farcite, hamburger, taglieri di salumi. La scelta gastronomica è improntata alla qualità e alla sostanza. Per accompagnare un aperitivo, per una cena veloce, ma anche magari per sfamare un branco di amici che ci raggiungono dopo il calcetto. Esiste anche una squadra di calcetto amatoriale che porta il nostro nome di cui siamo molto orgogliosi…

Quali sono gli appuntamenti fissi del Lupin?

Il sabato sera è dedicato alla musica live. Siamo felici e orgogliosi di ospitare, ogni sabato sera, gruppi rock, blues, folk, indie, della zona e non, per offrire ai nostri ospiti musica dal vivo. Mangiare e bere bene in compagnia, con sottofondo di musica dal vivo, sono per noi la sintesi della serata perfetta. Quando la musica non è live, mettiamo su le nostre playlist, capaci di spaziare dal rock classico, al blues del Delta, al jazz. Qualche volta capita che siano gli ospiti a chiederci un particolare genere e noi li accontentiamo… a patto che piaccia anche a noi, naturalmente. Comunque sabato è sinonimo di musica dal vivo, spesso la domenica è sinonimo di calcio sulla pay tv (altro connubio molto importante per un pub), il venerdì è una serata sempre divertente e molto affollata… il resto solitamente sono serate più tranquille, ma ci sono capitati anche dei mercoledì finiti a sfide a colpi di tequila perciò mai dire mai.

Veniamo al momento più importante di questa intervista: quali sono le vostre birre 61cento preferite.

Oh, finalmente questa domanda. Amiamo molto la Kiwi 61cento, la Pacific Lager: beverina, bei sentori pieni, non troppo alcolica. La amiamo talmente tanto che ne vorremmo molto di più ma non è sempre disponibile, anzi se potete fare qualcosa… Non vorremmo dimenticarne il sapore…

Messaggio ricevuto 🙂 (Tanto è impossibile dimenticarne il sapore). Dicevamo…

Anche la Bock Kuma 61cento è una gran birra anche se più impegnativa. E’ la classica birra, insieme alla Milk Stout Koi che è divertente far scoprire ai clienti, farli appassionare…
I clienti invece amano molto la Kisa 61cento, White IPA in grado di farsi apprezzare da tutti anche perché non eccessivamente amara…

Non esagerate con i complimenti che poi ci emozioniamo…

A parte le battute, dobbiamo ammettere che c’è molta curiosità nei confronti del mondo delle birre artigianali e dei birrifici artigianali. Le persone sono sempre più curiose e informate. Ha sempre il suo perché poter rispondere al cliente che ti chiede lumi su chi e come faccia la birra artigianale che sta bevendo “Sì, è una birra artigianale, la fanno quattro ragazzi che conosciamo personalmente, nel loro birrificio di proprietà, a un kilometro da qui…”.

Buoni propositi per il futuro, visto che siamo a gennaio?

Rendere il Lupin sempre più accogliente, ospitale, confortevole. Continuare a rendere onore alla nostra filosofia del “Mangiare e bere in buona compagnia”, chiunque sia il cliente, qualunque sia il momento in cui sceglie di venirci a trovare, perché qui deve sentirsi a casa.

Continuare a far cresce il Lupin Motor Meeting, un moto e auto raduno statico che organizziamo ogni anno con il patrocinio del Comune all’inizio dell’estate dedicato a tutti gli amanti di auto e moto. Quest’anno lo organizzeremo a giugno, per tre giorni. Gli ingredienti saranno quelli classici, immancabili: musica rock dal vivo a rotazione, street food e birra, amici e amiche, auto e moto di appassionati di pezzi vintage o del tuning. Andate su Facebook e digitate “Lupin Motor Meeting”: troverete la pagina con i video dell’anno scorso, in attesa dell’edizione di quest’anno. Ci sarà da divertirsi.

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