OSTERIACHEBICI: RALLENTATE, E GUSTATEVI LA VITA

Conoscete il significato della parola “Hygge”? Secondo WikipediaHygge è un sostantivo usato per definire un sentimento, un’atmosfera, un’azione correlata al senso di comodità, sicurezza, accoglienza e familiarità.”Ha parecchio a che fare con l’intimità, il calore umano, la bellezza di vivere e condividere circondati da amici e famigliari.

Sapevate che a Pesaro esiste un locale ispirato anche da questa filosofia? È l’OsteriaCheBici, fondata 2 anni fa da Letizia, e si trova in via Del Governatore 33. (Non potete sbagliare, vicinissimo al centro e a Porta Rimini).

Osteria che bici

Letizia, partiamo al nome: come mai questa scelta?
Mi piaceva il gioco di parole legato alla parola “Osteria” utilizzata come esclamazione, che qui indica anche la tipologia del locale; mi piaceva dichiarare fin da subito la nostra passione per la bicicletta, per la sua storia, per il significato che porta con sé la scelta di muoversi con la bicicletta.

Spiegati meglio.
Qualche tempo fa per un periodo ho scelto di utilizzare solamente la bicicletta per gli spostamenti quotidiani: ho riscoperto il piacere di rallentare, di godermi l’aria aperta in ogni stagione, di avere un punto di vista più preciso sulle cose che mi circondano ogni giorno, il piacere di non inquinare e soprattutto il piacere di essere più libera.
È un mezzo di locomozione umano ed etico e amiamo l’idea di condividere e contribuire a diffondere questa passione. Dentro OsteriaCheBici è possibile trovare biciclette d’epoca in esposizione, un parcheggio biciclette interno, uno spazio officina fai da te, e presto probabilmente anche un mercato di nuovo e usato legato alla bici e all’oggettistica correlata.

Come ne è nata un’osteria?
A misura d’uomo, etica, sostenibile, libera, a contatto con la natura, sono aggettivi che vorremmo fossero collegati anche al tipo di accoglienza ed ospitalità che cerchiamo di offrire in osteria. È qui che si esprime al meglio il legame con la fillosofia “Hygge”: amo molto la Danimarca, amo il loro approccio alle cose e alla vita, e vorrei che i nostri amici e ospiti considerassero OsteriaCheBici come un luogo sicuro, caldo, familiare, amichevole, intimo, da vivere e condividere con amici e famiglia.
Ecco perché abbiamo anche uno spazio completamente arredato a misura di bambini e uno spazio aperto per l’estate.

Cosa amano di voi i vostri ospiti?
Spero amino e riconoscano la passione che ci mettiamo, e il fatto che l’Osteria sia l’espressione delle cose che ci piacciono e che amiamo condividere. Ci amano i golosi, che si lasciano tentare dalle proposte della nostra cucina, ci amano le famiglie, che riconoscono l’impegno per creare un luogo e un servizio davvero a misura di bambino, ci amano gli appassionati di bicicletta (of course), che qui trovano amici con cui scambiarsi consigli, itinerari, trucchi.

Chi sono le anime di OsteriaCheBici?
In sala ci sono io: lavoro nel mondo della ristorazione dal 2000, in sala, dietro al bancone o in cucina, e Osteria che Bici è il risultato tangibile di questi 17 anni in mezzo alla gente.
In sala con me ci sono Raffaella, Barbara e Abi e in cucina c’è la chef Lara Alessandri, che conosce e delizia i palati pesaresi da molto tempo.

Cosa mangio all’OsteriaCheBici?
È un’osteria, il menù vuole essere semplice e goloso, con piatti e proposte capaci di accompagnare dall’aperitivo alla cena. Visto che l’idea del locale è partita dai miei viaggi e da un approccio internazionale, anche nel menù si rende giustizia a questa filosofia con piatti tematici destinati a destinazioni turistiche (piatti come il Bavarese, il Sudamericano, il Danese, l’Hamburger). Ma non ci dimentichiamo che siamo pur sempre nelle Marche, a Pesaro, territori di elezione per il mondo del cibo e della materia prima, perciò non possono mancare taglieri di salumi e formaggi locali, crostini caldi e golose piadine gourmet in estate.
Qui tutti coloro che amano una cucina genuina e autentica possono trovare il piatto giusto per accompagnare un aperitivo, oppure per consumare una cena completa fino al dessert.

osteria che bici 2

Cosa posso bere invece?
La nostra cantina è trasversale: abbiamo ereditato dalla precedente gestione almeno 150 etichette, provenienti dall’Italia, dalla Slovenia, dalla Francia, Germania, Austria, Argentina: bianchi, rossi, bolle. Presto arriveranno etichette di orange wine, che vivono un momento di grande e meritata notorietà. Abbiamo poi 5 birre artigianali italiane, e 20 etichette di artigianali provenienti da Germania, Belgio, Inghilterra.

Come hai conosciuto 61cento?
Confessiamolo: conoscevo il vostro Tommy da prima della nascita del birrificio. Quando ho saputo della nuova impresa mi ha fatto assaggiare le birre, mi sono piaciute, ed eccovi qua. Al di là del giudizio sulle singole birre, è un piacere lavorare con aziende locali: fa bene al territorio, è etico.

Ci sono eventi che organizzate ai quali tenete in modo particolare?
Moltissimi. Amiamo la musica e ospitiamo spesso concerti live con band della città e non solo. Amiamo le contaminazioni, ed è bello anche ascoltare musica di gruppi che magari non si conoscevano. Organizziamo inoltre eventi dedicati al cicloturismo, in cui appassionati e curiosi si confrontano su itinerari, percorsi, consigli. Seguiteci su https://www.facebook.com/osteriachebici/ per rimanere aggiornati su serate e concerti.

Quando possono venire a trovarvi i nostri lettori?
Siamo aperti tutto l’anno, in estate anche in esterna, e il nostro giorno di chiusura è il lunedì (ma non sempre). Dalle 17 per partire con l’aperitivo, che non è il solito buffet, fino alla chiusura, che avviene quando non c’è più gente. Come a casa, no?

Cosa aspettate? Andate a gonfiare le gomme e correte a trovare Letizia!

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